Compendio di pittura
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Compendio di pittura
Qui di seguito vado a mettere i nomi delle varie tecniche di pittura principali con le rispettive definizioni e anche qualche mescolanza utile di colori tratti da Tilea.
Primer Base
la base della pittura è.. il fondo di base! Vi sono diversi tipi di primer base (nero, bianco, grigio) ognuno ideale per colorare con tecniche precise, ma con un pò di perseveranza si possono ottenere grandi risultati anche con basi non proprio "concilianti". La base nera è ottima per le miniature che richiedono colori spenti, hanno grandi aree da colorare con colori metallici, o non avete tempo/voglia e volete darvi al drybrush sfrenato: la base nera vi garantisce già ombre estreme, ma sarà molto difficile e laborioso ottenere colori chiari/pastello su di essa! La base bianca richiede un metodo di lavoro completamente diverso: non si dà una base scura per andare a lumeggiare, ma si preferisce dare una base medio-chiara, lavorare di ombreggiature e poi lumeggiare. La base bianca permette colori molto luminosi, facilita il lavoro di sfumatura ma necessita di un pò di pratica. La base grigia ( la migliore: grigio chiaro tamiya) è una via di mezzo tra la base nera e la base bianca.
una volta dato il primer, è di fondamentale importanta saper dare alle varie aree del modello una base di colore che sia omogenea, morbida e precisa. Per una perfetta base di colore è necessario diluire il colore, in modo che si riesca a stenderlo meglio ed evitare grumi: ci vorranno due o tre passate di colore diluito per ottenere un colore coprente ed omogeneo, ma ne vale assolutamente la pena.
Ombreggiatura
perchè una miniatura sia gradevole e realistica, è sempre bene dare tridimensionalità al modello, mediante un lavoro di luci ed ombre. L'ombreggiatura è il metodo con cui si vanno a scurire i recessi di un modello e tutte le zone che, dopo lo studio di luce, dovrebbero essere in ombra. Vi sono diversi procedimenti pr ombreggiare un'area, con diversi gradi di difficoltà:
-lavature d'inchiostri: il metodo più semplice per ombreggiare, è passare una lavatura di inchiostro, o uno strato delle nuove lavature citadel; scegliete una tonalità di inchiostro idonea al colore di base (un marrone scuro è il vostro jolly, ma un verde scuro sarà ovviamente più adatto per ombreggiare un'area verde!) e passate una lavatura di colore scuro: il colore, liquido, scorrerà naturalmente nei recessi, andando ad ombreggiarli. NdT: questo procedimento può "macchiare" o lasciare aloni in zone che non dovrebbero essere ombreggiate, fate attenzione, una volta asciutta la lavatura, a ripulire le varie macchie con il colore di base.
-velature di colore scuro: in sostanza è un procedimento più complesso della lavatura di inchiostro. Al posto di lasciare che le leggi della fisica dei fluidi agiscano per voi, con le velature (tornerò in seguito su questo concetto) andrete a scegliere una tonalità scura del colore di base, e passare strati molto diluiti nelle zone d'ombra. Dovrete giocare di trasparenze: più strati diluiti passate, più l'ombra si farà consistente. E' un processo abbastanza lungo e laborioso, ma è il sistema migliore per ottenere ombre profescional.
-dipping: in sostanza, il metodo più rapido ed indolore. guardate lo stick apposito
non abbiate paura, quando dovete ombreggiare, a provare diversi colori in mescolanza! se vi dicessi di pensare ad un colore da mescolare alla tonalità base per scurirla, credo che chiunque penserebbe istintivamente al nero, ma non è così scontato. Il blu scuro, per esempio, è nettamente meglio, e paradossalmente andrà a creare ombre più profonde e realistiche. Ombreggiare il verde o il rosso con il marrone rende molto bene, e aggiungere ad un colore di base il suo complementare (le coppie di complementari sono: rosso/verde, giallo/viola, blu/arancione ) darà ombre molto realistiche e morbide. Come per ogni cosa, sperimentare le mescolanze più varie vi aiuterà ad avere più "occhio cromatico", più ombre caratteristiche.
Lumeggiatura
Con le ombre si ha il 50% del cammino verso la tridimensionalità. L'altro 50% lo daremo con le luci! Lumeggiare significa schiarire il colore base nei punti che si ritengono esposti alla luce (rilievi). Anche qui, come per l'ombreggiatura, vi sono tecniche diverse per farlo:
-drybrush: torneremo in seguito sul pennello asciutto, ma si può già dire che è il metodo più facile per lumeggiare i rilievi.
-sfumatura: procedimento abbastanza difficile da padroneggiare, si basa sulla sovrapposizione di strati intermedi di colore sempre più chiaro. La difficoltà sta nel fatto che bisogna evitare che si vedano stacchi bruschi di tonalità tra uno strato e l'altro di lumeggiatura. Diluire molto il colore aiuta, ma un piccolo trucco può essere quello di alternare lumeggiatura a velatura di colore scuro, in modo da creare ogni volta un ulteriore tono intermedio e smorzare gli strati.
alternare lumeggiature di colore molto diluito a velature di ombre è un processo lungo, ma se fatto con criterio dovrebbe dare risultati pressochè perfetti.
Come per l'ombreggiatura, anche la lumeggiatura non per forza richiede l'uso del bianco. Il bianco è ovviamente un colore eccellente per schiarire gli altri colori, ma spesso dà un effetto "pastello" non proprio desiderato, oltre a virare del tutto le tonalità (si pensi al rosso che diventa rosa). Se si vuole giocare di sfumature, è sempre meglio iniziare a mescolare, al colore base, una sua tonalità intermedia più chiara: mescolare, per esempio, l'encheanted blue al regal blue.
Andando di mescolanza con colori intermedi, piuttosto che darsi subito al bianco, evita l'effetto pastello, e dà più "corpo" al colore. Sono davvero ottimi colori per schiarire, in quanto abbastanza desaturi, il bleached bone, il rotting flesh ed il kommando khaki.
Lavatura
La lavatura è un procedimento di per sè semplice: si prende il colore, lo si diluisce alla stessa consistenza dell'acqua o quasi, e lo si passa generosamente sull'area. Evitate di creare pozze di colore liquido nelle aree piatte, o se non è possibile, ripristinate il colore base una volta asciutta la lavatura. Piccolo consiglio, aggiungere un goccio di sapone per piatti all'acqua con cui si diluiscono i colori, garantisce maggiore fluidità.
Velatura
la velatura è la sorella snob e chic della lavatura: anche qui, bisogna passare uno strato molto diluito di colore, ma a differenza della lavatura, la velatura richiede controllo, molto controllo. Il colore non deve scorrere liberamente, ma andare esattamente dove volete voi. La velatura infatti, non serve solo per ombreggiare, ma anche per smorzare gli stacchi di lumeggiatura, o dare più corposità ad una lumeggiatua un pò desatura (diverse velature rosse riportano tono ad un rrosso salmonato, per esempio). Per ottenere un controllo eccellente del colore iper diluito, basta semplicemente tenerne poco sul pennello. il pennello non dovrà essere "gonfio" di colore, ma umido. Noterete che il colore di velatura si asciugherà praticamente nello stesso momento in cui lo stendete sul modello. Il trucco delle velature è giocare di trasparenza. Una sola passata molto probabilmente non si noterà. Due passate e forse si intravede una leggera variazione di tono. Tre passate ed ecco che si nota di più. Continuate a passare strati fino a che non ottenete un risultato che vi soddisfa.
per riepilogare, colore molto molto diluito, ma poco poco sul pennello, sono i due segreti della velatura.
Drybrush
la tecnica del drybrush è semplicissima, e inizialmente, proprio per la sua intuitività, un pò abusata dai pittori alle prime esperienza. il drybrush consiste nel passare delicatamente (non dovete farvi prendere da raptus da pennellata) un pennello con davvero pochissimo colore non troppo diluito (anche come esce dalla boccetta, a volte, va bene), facendo sì che per semplici ragioni di fisica si vada a depositare un leggero velo di colore solo nei rilievi del modello.
la tecnica è semplicissima: prendete un pennello abbastanza vecchio/resistente, meglio se piatto. passatelo nel colore, che non deve essere diluito troppo, ma nemmeno totalmente grezzo (sennò viene un effetto polveroso granuloso, e non non vogliamo un effetto polveroso e granuloso! strofinate energicamente il pennello su un panno/scottex fino a che vedete che, facendo forza, noterete che il pennello sia quasi scarico di colore. A questo punto, con delicatezza, passate il pennello nell'area che volete, e vedrete come i rilievi verranno naturalmente colorati.
è una tecnica molto efficace per i metalli, per le zone con una texture molto fitta e netta (pellicce, cotte di maglia) ottima per dipingere le basette dei modelli, ma sarebbe da evitare di applicarla in zone del modello lisce o che rappresentano il volto o i vari panneggi del modello. Il dryrbush dà il meglio di sè solo dove c'è una texture elevata.
per un risultato ancora migliore, alternate dryrbrush a velature di ombra. compatterete molto la "sfumatura" ed eviterete un effetto troppo "polveroso".
amici del drybrush: cinghiali, pellicce, basette, metalli orkeski, cotte di maglia
nemici del drybrush: space marines, mantelli, visi, metalli nobili.
Diluizione
Diluire il colore è importante. Evitate grumi, avrete sfumature più morbide, meno stacchi di colore e vi sentirete degli eroi. Non c'è un preciso standard di diluizione, molto dipende dalla tecnica ed il risultato che volete ottenere. Purtroppo, come per molte cose, imparerete con l'esperienza quanto diluire il colore a seconda dei casi. in ogni caso, ecco indicativamente il grado di diluizione:
-sfumatura morbida fashion: colore diluito alla consistenza del latte
-lavatura: colore diluito alla consistenza del latte
-velatura: colore molto diluito, consistenza quasi pari all'acqua (acqua sporca in poche parole!)
Mescolanze utili
qui di seguito troverete dei consigli di mescolanze utili per trattare i colori principali:
Rosso
il rosso è un colore molto difficile da trattare, soprattutto schiarendolo, visto che superato il rosso primario (blood red) si dovrà per forza cambiarne la tonalità (arancione/rosa/rosa salmonato). Proprio per questo molti grandi pittori preferiscono tenere il rosso primario come ultimo colore di lumeggiatura, lavorando molto di contrasti con ombre morbide ma profonde.
per ombreggiare il rosso, consiglio fondamentalmente due colori:
-dark flesh/dark flesh+ nero o scorched brown
-dark angels green/dark angels green+nero
avrete ombre nel primo caso molto calde e gradevoli, nel secondo desature e neutre.
lumeggiare il rosso primario dipenderà solo dal vostro gusto, ecco i miei consigli:
-rosso rosato: blood red+ khommando khaki; blood red+ bleached bone; blood red+ space woves grey
-rosso arancione: blood red+ blazing orange (ovvio..) /blood red+ desert yellow
-rosso salmonato: blood red+ vomit brown; blood red+ bronzead flesh
ecco uno stupendo tutorial passo passo da scaricare del grande Decina proprio sul rosso:
Verde
colore molto semplice da lavorare: coprente, facile da scurire e da schiarire.
per le ombreggiature consiglio i vari marroni, marroni scuri (o un'aggiunta di rosso) oppure un'aggiunta di blu.
oer lumeggiare si può andare dal giallo al bleached bone, a seconda dei gusti.
Viola!!
la mescolanza principe è scaly green+ liche purple.
ombreggiare aggiungendo blu scuro (midnight blue) o giallo (toni molto desaturi e neutri) e lumeggiare con elf flesh, bleached bone, space wolves grey daranno ottimi risultati.
in alternativa, lumeggiare il liche purple con il warlock purple virerà il tono in un viola più caldo e "fucsiato" rispetto al lilla che si ottiene con le mescolanze precedenti.
Giallo
il giallo è un colore molto ostico, perchè coprente quanto uno sputo in mezzo all'oceano. Consiglio sempre una base bianca, o almeno una base di marrone intermedio (sneakebite leather) arrivati al golden yellow le vostre fatiche saranno premiate, le lumeggiature sono molto semplici: skull white, bleached bone sono i più indicati.
Nero
colore sorprendentemente ostico, perchè è molto facile, in fase di lumeggiatura, arrivare ad un grigio piuttosto che un nero. quanti templari grigi combattono sotto le insigne imperiali nei tavoli da gioco? :biggrin:
un modo ottimo di trattare il nero è partire da una base di nero+ marrone scuro (bestial, scorched brown) e lumeggiare dapprima con bronzead flesh, quindi con bleached bone. alternate le lumeggiature a velature di nero e cercate se possibile di non osare troppo con le lumeggiature, proprio per evitare che l'area da nera diventi.. grigia!
Bianco
altro colore ostico, anche qui per scarsa copertura e grande facilità di grumi. partite da una base grigia/marrone (a seconda se volete un bianco freddo o un bianco panna) e portate il tutto fino al bianco, avendo cura di diluire molto il colore per evitare grumi. colori di base consigliati sono lo shadow grey, il graveyard earth, lo sneakebite leather, il fortress grey.
Tecniche avanzate
fra le tecniche più avanzate troviamo la wet blending, la tecnica OSL e varie tecniche di lavorazione dei metalli.
Wet Blending
tecnica principe, spauracchio un pò di tutti i pittori con la P minuscola, la wet è una tecnica che richiede un grande controllo del colore diluito: consiste nel "fondere" due colori molto diluiti, che possono essere tonalità differenti di un unico colore o addirittura colori diversi, direttamente sul modello!
OSL
tecnica davvero d'impatto, consiste nel dipingere un modello come se fosse investito dal riflesso di luce generato da un elemento interno alla miniatura (visori, lenti space marines, sfere d'energia magica, lanciafiamme, plasma, laser) o esterno (si cerca di rappresentare sulla miniatura di un minatore il riflesso di una lanterna poggiata sulla basetta)..
ci vuole un pò di pratica ma il trucco è uno studio accurato della fonte di luce: innanzitutto, il riflesso non avrà MAI la stessa intensità dell'oggetto che lo genera, per cui una fiamma gialla non genererà mai un riflesso bianco/giallo sulla miniatura. In secondo luogo, bisogna studiare attentamente le zone che eventualmente verrebbero colpite dal riflesso. Un piccolo trucco è quello di posizionare una minitorcia in linea con la fonte di luce, in modo da vedere più o meno dove la luce batte e dove invece rimane ombra.
una volta studiato accuratamente il riflesso, procedete pitturando. In genere, spesso su colori molto chiari, per avere riflessi d'effetto è sufficiente lavorare di velature.
se lavorate su toni scuri (un mantello blu, per esempio) e volete dare riflessi con colori diversi (un verde acido) dovrete procedere prima a fondere il blu in verde, con un lavoro di sfumatura o di blending, quindi a lumeggiare le zone verdi seguendo il classico sistema delle sfumature.
gli effetti OSL sono molto particolari e complessi da realizzare, e rendono molto bene in foto, soprattutto usando come sfondo della foto, uno sfondo nero. Dal vivo purtroppo, perdono abbastanza. Più che la realizzazione in sè, ciò che divide un OSL in "perfetto" e "mediocre" è un sapiente e accurato studio dei riflessi prima di prendere in mano il pennello.
Lavorare i metalli
Lavorare i metalli è molto più complesso di quello che può sembrare, o meglio, vi è il sistema easy ride:
-base intermedia
-lavatura
-drybrush metallo chiaro
e poi vi sono metodi più lunghi e laboriosi. Dopotutto, non vorrete mica trattare l'oro di un fiero principe elfo allo stesso modo di un trofeo di guerro unto e consunto stretto nelle grinfie di un orco, no? Ci sono innumerevoli modi di trattare il metallo, ed il mio preferito, oltre che spettacolare come resa, è il metodo illustrato dal grande Automaton, pittore di grandissimo talento, vincitore di numerosi premi a livello internazionale.
in sostanza secondo questa tecnica i metalli vanno trattati come un qualsiasi colore, ovvero ombreggiati e lumeggiati, ma in più, sfruttando anche la particolare caratteristica dei pigmenti metallici di essere "brillanti".
in sostanza, lo scopo di questa tecnica è avere metalli le cui ombre non sono solo scure, ma anche opache, e le cui luci siano chiare e brillanti.
un doppio contrasto ombra-opaca/luce-metallica, che risalta tantissimo.
Dopo una base medio chiara (chainmail?), procedete lavare tutta la miniatura con un colore normale (sneakebite leather, per esempio), quindi, aggiungendo marroni sempre più scuri (bestial brown, dark flesh o liche purple) procedete con velature a definire sempre più le ombre e i recessi. A questo punto avrete un metallo scuro e opaco. Con il colore di base diluito (chainmail, ricordate?) procedete a riassestare le zone di luce, ridando luce e brillantezza (un pò quello che Askei si ostina a non fare mai ) quindi procedete a lumeggiare (mithrill silver) i punti più in luce, ed avrete un perfetto colore metallico, ben caratterizzato!
per quanto riguarda i colori bronzei e aurei, il catachan green lo trovo ottimo per opacizzare velocemente senza variare troppo la tonalità.
un'altra mescolanza abbastanza inusuale ma efficace, sempre parlando di metalli aurei o bronzei, è la mescolanza di chesnut ink+ liche purple (80&ink, 20% liche). anche qui opacizzerà le ombre e darà una bella virata calda, bronzea, rossastra al metallo.
in alternativa al chestnut ink, il gryphonne sepya è praticamente identico.
per quanto riguarda il metallo bianco, o l'acciaio, vi sono diversi modi per trattarlo, ma il più semplice ed efficace è una lavatura di badab black su base di chainmail, una velatura molto leggera di devlan mud e poi una lumeggiatura di chainmail+mithrill silver con spigolatura finale di mithrill silver.
ovviamente, come sempre, sforzatevi di provare voi stessi mescolanze sempre diverse, provando a mescolare colori metallici a colori non metallici (spesso uso dwarf bronze+ dark flesh come base per l'oro, per esempio), provando lavature e velature sempre diverse (avete mai provato a velare con ice blue il mithrill silver?). Nella pittura, oltre la tecnica, bisogna continuamente sperimentare: acquisterete più "mano" con i colori e vi divertirete molto di più a provare nuove mescolanze rispetto alle solite canoniche!
Ossidazione, ruggine, usura
A volte semplici tratti danno grande risalto e caratterizzazione ad una miniatura. Prendiamo una miniatura di un Orco: sarà possibile che questo gonzo da 3 quintali di cattiveria sia vestito di tutto punto con un'armatura linda e lucente? Sarà forse più plausibile che anni di incuria, sangue, agenti atmosferici, abbiano menomato il metallo un tempo lucente?
e quel bronzo, sarà sempre appena uscito dalla forgia? o magari si inizierà a vedere un pò di ossidazione.. o magari sarà brunito.
Insomma, aggiungere ossidazione, usura, invecchiamento, soprattutto ai metalli, darà sempre un tocco particolare. Basta non esagerare
sarà inverosimile, come uno zpakka totalmente scintillante, anche uno zpakka totalmente arrugginito sarebbe quanto meno offensivo per ogni orko che si rispetti (potrebbe mai restare inutilizzata per anni un'arma orchesca??). Come per tutte le minuzie che completano un'opera già di per sè ben fatta, anche in questo caso bisogna operare nell'ambito del dettaglio: è un attimo passare dall'impreziosire una bella miniatura e renderla pacchiana.
illustrerò quindi due tecniche di ossidazione che vi saranno molto utili: verderame/ossido del bronzo, e ruggine. L'oro non ossida. Se volete dare un effetto "oro anticato", limitatevi a velature leggere di catachan green e un pò di nero, evitate di trattare l'oro come se fosse uguale al bronzo ossidato, perchè NON è così
verderame, bronzo ossidato
ossidare il bronzo/rame è divertente, oltre a dare sempre risultati molto caratteristici. L'ossido potrà essere di un colore che varia dal bianco al turchese, al verde.
la tecnica è molto semplice:dopo aver ottenuto un buon bronzo che vi soddisfi, passate velature concentrate nei luoghi in cui volete rappresentare l'ossidazione, o anche piccole "tocchettate" di colore (spiegherò la tecnica parlando della ruggine). di solito è sempre meglio iniziare con velature chiare, e scurire man mano, questo perchè faciliterà una resa morbida e sfumata; man mano che scurite la velatura, badate a concentrare la zona d'applicazione, andando a restringere.
Primer Base
la base della pittura è.. il fondo di base! Vi sono diversi tipi di primer base (nero, bianco, grigio) ognuno ideale per colorare con tecniche precise, ma con un pò di perseveranza si possono ottenere grandi risultati anche con basi non proprio "concilianti". La base nera è ottima per le miniature che richiedono colori spenti, hanno grandi aree da colorare con colori metallici, o non avete tempo/voglia e volete darvi al drybrush sfrenato: la base nera vi garantisce già ombre estreme, ma sarà molto difficile e laborioso ottenere colori chiari/pastello su di essa! La base bianca richiede un metodo di lavoro completamente diverso: non si dà una base scura per andare a lumeggiare, ma si preferisce dare una base medio-chiara, lavorare di ombreggiature e poi lumeggiare. La base bianca permette colori molto luminosi, facilita il lavoro di sfumatura ma necessita di un pò di pratica. La base grigia ( la migliore: grigio chiaro tamiya) è una via di mezzo tra la base nera e la base bianca.
una volta dato il primer, è di fondamentale importanta saper dare alle varie aree del modello una base di colore che sia omogenea, morbida e precisa. Per una perfetta base di colore è necessario diluire il colore, in modo che si riesca a stenderlo meglio ed evitare grumi: ci vorranno due o tre passate di colore diluito per ottenere un colore coprente ed omogeneo, ma ne vale assolutamente la pena.
Ombreggiatura
perchè una miniatura sia gradevole e realistica, è sempre bene dare tridimensionalità al modello, mediante un lavoro di luci ed ombre. L'ombreggiatura è il metodo con cui si vanno a scurire i recessi di un modello e tutte le zone che, dopo lo studio di luce, dovrebbero essere in ombra. Vi sono diversi procedimenti pr ombreggiare un'area, con diversi gradi di difficoltà:
-lavature d'inchiostri: il metodo più semplice per ombreggiare, è passare una lavatura di inchiostro, o uno strato delle nuove lavature citadel; scegliete una tonalità di inchiostro idonea al colore di base (un marrone scuro è il vostro jolly, ma un verde scuro sarà ovviamente più adatto per ombreggiare un'area verde!) e passate una lavatura di colore scuro: il colore, liquido, scorrerà naturalmente nei recessi, andando ad ombreggiarli. NdT: questo procedimento può "macchiare" o lasciare aloni in zone che non dovrebbero essere ombreggiate, fate attenzione, una volta asciutta la lavatura, a ripulire le varie macchie con il colore di base.
-velature di colore scuro: in sostanza è un procedimento più complesso della lavatura di inchiostro. Al posto di lasciare che le leggi della fisica dei fluidi agiscano per voi, con le velature (tornerò in seguito su questo concetto) andrete a scegliere una tonalità scura del colore di base, e passare strati molto diluiti nelle zone d'ombra. Dovrete giocare di trasparenze: più strati diluiti passate, più l'ombra si farà consistente. E' un processo abbastanza lungo e laborioso, ma è il sistema migliore per ottenere ombre profescional.
-dipping: in sostanza, il metodo più rapido ed indolore. guardate lo stick apposito
non abbiate paura, quando dovete ombreggiare, a provare diversi colori in mescolanza! se vi dicessi di pensare ad un colore da mescolare alla tonalità base per scurirla, credo che chiunque penserebbe istintivamente al nero, ma non è così scontato. Il blu scuro, per esempio, è nettamente meglio, e paradossalmente andrà a creare ombre più profonde e realistiche. Ombreggiare il verde o il rosso con il marrone rende molto bene, e aggiungere ad un colore di base il suo complementare (le coppie di complementari sono: rosso/verde, giallo/viola, blu/arancione ) darà ombre molto realistiche e morbide. Come per ogni cosa, sperimentare le mescolanze più varie vi aiuterà ad avere più "occhio cromatico", più ombre caratteristiche.
Lumeggiatura
Con le ombre si ha il 50% del cammino verso la tridimensionalità. L'altro 50% lo daremo con le luci! Lumeggiare significa schiarire il colore base nei punti che si ritengono esposti alla luce (rilievi). Anche qui, come per l'ombreggiatura, vi sono tecniche diverse per farlo:
-drybrush: torneremo in seguito sul pennello asciutto, ma si può già dire che è il metodo più facile per lumeggiare i rilievi.
-sfumatura: procedimento abbastanza difficile da padroneggiare, si basa sulla sovrapposizione di strati intermedi di colore sempre più chiaro. La difficoltà sta nel fatto che bisogna evitare che si vedano stacchi bruschi di tonalità tra uno strato e l'altro di lumeggiatura. Diluire molto il colore aiuta, ma un piccolo trucco può essere quello di alternare lumeggiatura a velatura di colore scuro, in modo da creare ogni volta un ulteriore tono intermedio e smorzare gli strati.
alternare lumeggiature di colore molto diluito a velature di ombre è un processo lungo, ma se fatto con criterio dovrebbe dare risultati pressochè perfetti.
Come per l'ombreggiatura, anche la lumeggiatura non per forza richiede l'uso del bianco. Il bianco è ovviamente un colore eccellente per schiarire gli altri colori, ma spesso dà un effetto "pastello" non proprio desiderato, oltre a virare del tutto le tonalità (si pensi al rosso che diventa rosa). Se si vuole giocare di sfumature, è sempre meglio iniziare a mescolare, al colore base, una sua tonalità intermedia più chiara: mescolare, per esempio, l'encheanted blue al regal blue.
Andando di mescolanza con colori intermedi, piuttosto che darsi subito al bianco, evita l'effetto pastello, e dà più "corpo" al colore. Sono davvero ottimi colori per schiarire, in quanto abbastanza desaturi, il bleached bone, il rotting flesh ed il kommando khaki.
Lavatura
La lavatura è un procedimento di per sè semplice: si prende il colore, lo si diluisce alla stessa consistenza dell'acqua o quasi, e lo si passa generosamente sull'area. Evitate di creare pozze di colore liquido nelle aree piatte, o se non è possibile, ripristinate il colore base una volta asciutta la lavatura. Piccolo consiglio, aggiungere un goccio di sapone per piatti all'acqua con cui si diluiscono i colori, garantisce maggiore fluidità.
Velatura
la velatura è la sorella snob e chic della lavatura: anche qui, bisogna passare uno strato molto diluito di colore, ma a differenza della lavatura, la velatura richiede controllo, molto controllo. Il colore non deve scorrere liberamente, ma andare esattamente dove volete voi. La velatura infatti, non serve solo per ombreggiare, ma anche per smorzare gli stacchi di lumeggiatura, o dare più corposità ad una lumeggiatua un pò desatura (diverse velature rosse riportano tono ad un rrosso salmonato, per esempio). Per ottenere un controllo eccellente del colore iper diluito, basta semplicemente tenerne poco sul pennello. il pennello non dovrà essere "gonfio" di colore, ma umido. Noterete che il colore di velatura si asciugherà praticamente nello stesso momento in cui lo stendete sul modello. Il trucco delle velature è giocare di trasparenza. Una sola passata molto probabilmente non si noterà. Due passate e forse si intravede una leggera variazione di tono. Tre passate ed ecco che si nota di più. Continuate a passare strati fino a che non ottenete un risultato che vi soddisfa.
per riepilogare, colore molto molto diluito, ma poco poco sul pennello, sono i due segreti della velatura.
Drybrush
la tecnica del drybrush è semplicissima, e inizialmente, proprio per la sua intuitività, un pò abusata dai pittori alle prime esperienza. il drybrush consiste nel passare delicatamente (non dovete farvi prendere da raptus da pennellata) un pennello con davvero pochissimo colore non troppo diluito (anche come esce dalla boccetta, a volte, va bene), facendo sì che per semplici ragioni di fisica si vada a depositare un leggero velo di colore solo nei rilievi del modello.
la tecnica è semplicissima: prendete un pennello abbastanza vecchio/resistente, meglio se piatto. passatelo nel colore, che non deve essere diluito troppo, ma nemmeno totalmente grezzo (sennò viene un effetto polveroso granuloso, e non non vogliamo un effetto polveroso e granuloso! strofinate energicamente il pennello su un panno/scottex fino a che vedete che, facendo forza, noterete che il pennello sia quasi scarico di colore. A questo punto, con delicatezza, passate il pennello nell'area che volete, e vedrete come i rilievi verranno naturalmente colorati.
è una tecnica molto efficace per i metalli, per le zone con una texture molto fitta e netta (pellicce, cotte di maglia) ottima per dipingere le basette dei modelli, ma sarebbe da evitare di applicarla in zone del modello lisce o che rappresentano il volto o i vari panneggi del modello. Il dryrbush dà il meglio di sè solo dove c'è una texture elevata.
per un risultato ancora migliore, alternate dryrbrush a velature di ombra. compatterete molto la "sfumatura" ed eviterete un effetto troppo "polveroso".
amici del drybrush: cinghiali, pellicce, basette, metalli orkeski, cotte di maglia
nemici del drybrush: space marines, mantelli, visi, metalli nobili.
Diluizione
Diluire il colore è importante. Evitate grumi, avrete sfumature più morbide, meno stacchi di colore e vi sentirete degli eroi. Non c'è un preciso standard di diluizione, molto dipende dalla tecnica ed il risultato che volete ottenere. Purtroppo, come per molte cose, imparerete con l'esperienza quanto diluire il colore a seconda dei casi. in ogni caso, ecco indicativamente il grado di diluizione:
-sfumatura morbida fashion: colore diluito alla consistenza del latte
-lavatura: colore diluito alla consistenza del latte
-velatura: colore molto diluito, consistenza quasi pari all'acqua (acqua sporca in poche parole!)
Mescolanze utili
qui di seguito troverete dei consigli di mescolanze utili per trattare i colori principali:
Rosso
il rosso è un colore molto difficile da trattare, soprattutto schiarendolo, visto che superato il rosso primario (blood red) si dovrà per forza cambiarne la tonalità (arancione/rosa/rosa salmonato). Proprio per questo molti grandi pittori preferiscono tenere il rosso primario come ultimo colore di lumeggiatura, lavorando molto di contrasti con ombre morbide ma profonde.
per ombreggiare il rosso, consiglio fondamentalmente due colori:
-dark flesh/dark flesh+ nero o scorched brown
-dark angels green/dark angels green+nero
avrete ombre nel primo caso molto calde e gradevoli, nel secondo desature e neutre.
lumeggiare il rosso primario dipenderà solo dal vostro gusto, ecco i miei consigli:
-rosso rosato: blood red+ khommando khaki; blood red+ bleached bone; blood red+ space woves grey
-rosso arancione: blood red+ blazing orange (ovvio..) /blood red+ desert yellow
-rosso salmonato: blood red+ vomit brown; blood red+ bronzead flesh
ecco uno stupendo tutorial passo passo da scaricare del grande Decina proprio sul rosso:
Verde
colore molto semplice da lavorare: coprente, facile da scurire e da schiarire.
per le ombreggiature consiglio i vari marroni, marroni scuri (o un'aggiunta di rosso) oppure un'aggiunta di blu.
oer lumeggiare si può andare dal giallo al bleached bone, a seconda dei gusti.
Viola!!
la mescolanza principe è scaly green+ liche purple.
ombreggiare aggiungendo blu scuro (midnight blue) o giallo (toni molto desaturi e neutri) e lumeggiare con elf flesh, bleached bone, space wolves grey daranno ottimi risultati.
in alternativa, lumeggiare il liche purple con il warlock purple virerà il tono in un viola più caldo e "fucsiato" rispetto al lilla che si ottiene con le mescolanze precedenti.
Giallo
il giallo è un colore molto ostico, perchè coprente quanto uno sputo in mezzo all'oceano. Consiglio sempre una base bianca, o almeno una base di marrone intermedio (sneakebite leather) arrivati al golden yellow le vostre fatiche saranno premiate, le lumeggiature sono molto semplici: skull white, bleached bone sono i più indicati.
Nero
colore sorprendentemente ostico, perchè è molto facile, in fase di lumeggiatura, arrivare ad un grigio piuttosto che un nero. quanti templari grigi combattono sotto le insigne imperiali nei tavoli da gioco? :biggrin:
un modo ottimo di trattare il nero è partire da una base di nero+ marrone scuro (bestial, scorched brown) e lumeggiare dapprima con bronzead flesh, quindi con bleached bone. alternate le lumeggiature a velature di nero e cercate se possibile di non osare troppo con le lumeggiature, proprio per evitare che l'area da nera diventi.. grigia!
Bianco
altro colore ostico, anche qui per scarsa copertura e grande facilità di grumi. partite da una base grigia/marrone (a seconda se volete un bianco freddo o un bianco panna) e portate il tutto fino al bianco, avendo cura di diluire molto il colore per evitare grumi. colori di base consigliati sono lo shadow grey, il graveyard earth, lo sneakebite leather, il fortress grey.
Tecniche avanzate
fra le tecniche più avanzate troviamo la wet blending, la tecnica OSL e varie tecniche di lavorazione dei metalli.
Wet Blending
tecnica principe, spauracchio un pò di tutti i pittori con la P minuscola, la wet è una tecnica che richiede un grande controllo del colore diluito: consiste nel "fondere" due colori molto diluiti, che possono essere tonalità differenti di un unico colore o addirittura colori diversi, direttamente sul modello!
OSL
tecnica davvero d'impatto, consiste nel dipingere un modello come se fosse investito dal riflesso di luce generato da un elemento interno alla miniatura (visori, lenti space marines, sfere d'energia magica, lanciafiamme, plasma, laser) o esterno (si cerca di rappresentare sulla miniatura di un minatore il riflesso di una lanterna poggiata sulla basetta)..
ci vuole un pò di pratica ma il trucco è uno studio accurato della fonte di luce: innanzitutto, il riflesso non avrà MAI la stessa intensità dell'oggetto che lo genera, per cui una fiamma gialla non genererà mai un riflesso bianco/giallo sulla miniatura. In secondo luogo, bisogna studiare attentamente le zone che eventualmente verrebbero colpite dal riflesso. Un piccolo trucco è quello di posizionare una minitorcia in linea con la fonte di luce, in modo da vedere più o meno dove la luce batte e dove invece rimane ombra.
una volta studiato accuratamente il riflesso, procedete pitturando. In genere, spesso su colori molto chiari, per avere riflessi d'effetto è sufficiente lavorare di velature.
se lavorate su toni scuri (un mantello blu, per esempio) e volete dare riflessi con colori diversi (un verde acido) dovrete procedere prima a fondere il blu in verde, con un lavoro di sfumatura o di blending, quindi a lumeggiare le zone verdi seguendo il classico sistema delle sfumature.
gli effetti OSL sono molto particolari e complessi da realizzare, e rendono molto bene in foto, soprattutto usando come sfondo della foto, uno sfondo nero. Dal vivo purtroppo, perdono abbastanza. Più che la realizzazione in sè, ciò che divide un OSL in "perfetto" e "mediocre" è un sapiente e accurato studio dei riflessi prima di prendere in mano il pennello.
Lavorare i metalli
Lavorare i metalli è molto più complesso di quello che può sembrare, o meglio, vi è il sistema easy ride:
-base intermedia
-lavatura
-drybrush metallo chiaro
e poi vi sono metodi più lunghi e laboriosi. Dopotutto, non vorrete mica trattare l'oro di un fiero principe elfo allo stesso modo di un trofeo di guerro unto e consunto stretto nelle grinfie di un orco, no? Ci sono innumerevoli modi di trattare il metallo, ed il mio preferito, oltre che spettacolare come resa, è il metodo illustrato dal grande Automaton, pittore di grandissimo talento, vincitore di numerosi premi a livello internazionale.
in sostanza secondo questa tecnica i metalli vanno trattati come un qualsiasi colore, ovvero ombreggiati e lumeggiati, ma in più, sfruttando anche la particolare caratteristica dei pigmenti metallici di essere "brillanti".
in sostanza, lo scopo di questa tecnica è avere metalli le cui ombre non sono solo scure, ma anche opache, e le cui luci siano chiare e brillanti.
un doppio contrasto ombra-opaca/luce-metallica, che risalta tantissimo.
Dopo una base medio chiara (chainmail?), procedete lavare tutta la miniatura con un colore normale (sneakebite leather, per esempio), quindi, aggiungendo marroni sempre più scuri (bestial brown, dark flesh o liche purple) procedete con velature a definire sempre più le ombre e i recessi. A questo punto avrete un metallo scuro e opaco. Con il colore di base diluito (chainmail, ricordate?) procedete a riassestare le zone di luce, ridando luce e brillantezza (un pò quello che Askei si ostina a non fare mai ) quindi procedete a lumeggiare (mithrill silver) i punti più in luce, ed avrete un perfetto colore metallico, ben caratterizzato!
per quanto riguarda i colori bronzei e aurei, il catachan green lo trovo ottimo per opacizzare velocemente senza variare troppo la tonalità.
un'altra mescolanza abbastanza inusuale ma efficace, sempre parlando di metalli aurei o bronzei, è la mescolanza di chesnut ink+ liche purple (80&ink, 20% liche). anche qui opacizzerà le ombre e darà una bella virata calda, bronzea, rossastra al metallo.
in alternativa al chestnut ink, il gryphonne sepya è praticamente identico.
per quanto riguarda il metallo bianco, o l'acciaio, vi sono diversi modi per trattarlo, ma il più semplice ed efficace è una lavatura di badab black su base di chainmail, una velatura molto leggera di devlan mud e poi una lumeggiatura di chainmail+mithrill silver con spigolatura finale di mithrill silver.
ovviamente, come sempre, sforzatevi di provare voi stessi mescolanze sempre diverse, provando a mescolare colori metallici a colori non metallici (spesso uso dwarf bronze+ dark flesh come base per l'oro, per esempio), provando lavature e velature sempre diverse (avete mai provato a velare con ice blue il mithrill silver?). Nella pittura, oltre la tecnica, bisogna continuamente sperimentare: acquisterete più "mano" con i colori e vi divertirete molto di più a provare nuove mescolanze rispetto alle solite canoniche!
Ossidazione, ruggine, usura
A volte semplici tratti danno grande risalto e caratterizzazione ad una miniatura. Prendiamo una miniatura di un Orco: sarà possibile che questo gonzo da 3 quintali di cattiveria sia vestito di tutto punto con un'armatura linda e lucente? Sarà forse più plausibile che anni di incuria, sangue, agenti atmosferici, abbiano menomato il metallo un tempo lucente?
e quel bronzo, sarà sempre appena uscito dalla forgia? o magari si inizierà a vedere un pò di ossidazione.. o magari sarà brunito.
Insomma, aggiungere ossidazione, usura, invecchiamento, soprattutto ai metalli, darà sempre un tocco particolare. Basta non esagerare
sarà inverosimile, come uno zpakka totalmente scintillante, anche uno zpakka totalmente arrugginito sarebbe quanto meno offensivo per ogni orko che si rispetti (potrebbe mai restare inutilizzata per anni un'arma orchesca??). Come per tutte le minuzie che completano un'opera già di per sè ben fatta, anche in questo caso bisogna operare nell'ambito del dettaglio: è un attimo passare dall'impreziosire una bella miniatura e renderla pacchiana.
illustrerò quindi due tecniche di ossidazione che vi saranno molto utili: verderame/ossido del bronzo, e ruggine. L'oro non ossida. Se volete dare un effetto "oro anticato", limitatevi a velature leggere di catachan green e un pò di nero, evitate di trattare l'oro come se fosse uguale al bronzo ossidato, perchè NON è così
verderame, bronzo ossidato
ossidare il bronzo/rame è divertente, oltre a dare sempre risultati molto caratteristici. L'ossido potrà essere di un colore che varia dal bianco al turchese, al verde.
la tecnica è molto semplice:dopo aver ottenuto un buon bronzo che vi soddisfi, passate velature concentrate nei luoghi in cui volete rappresentare l'ossidazione, o anche piccole "tocchettate" di colore (spiegherò la tecnica parlando della ruggine). di solito è sempre meglio iniziare con velature chiare, e scurire man mano, questo perchè faciliterà una resa morbida e sfumata; man mano che scurite la velatura, badate a concentrare la zona d'applicazione, andando a restringere.
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